Mentre a Milano le indagini fanno il loro corso e gli avvoltoi della politica si lanciano in picchiata sulle prede, come a Bibbiano, c’è un aspetto che mi interessa sottolineare, e riguarda il partito democratico.
Ci sono state stagioni in cui giovani sindaci, Renzi, Delrio, Ricci, Gori, Guerini e tanti altri hanno intrapreso un’azione - chiamata brutalmente rottamazione - per rinnovare il partito da leadership stanche e stantie che sembravano non avere consapevolezza della marea montante dello scontento e dell’ antipolitica.
I successi elettorali nelle elezioni comunali crearono l’illusione di nuovi leader dinamici e capaci. I più intraprendenti compresero il momento favorevole e lo cavalcarono con successo, sfruttando l’immagine vincente e accattivante del “partito dei sindaci”, un ologramma che mostrava l’esistenza di qualcosa che non c’è, ovvero un partito che deve affrontare grandi temi politici e sociali partendo dalla spesso scarsa esperienza di giovani sindaci brillanti per soli risultati locali.
Mentre le seconde file succedute a quei sindaci, ora tutti parlamentari, si affannano a tenere accesa la fiamma del “partito dei sindaci” come unica scorciatoia per scalare velocemente le vette della politica pur senza averne le qualità, gli scivoloni nell’amministrazione di città o territori ci aiutano a riscoprire l’essenziale: il “partito dei sindaci” è una scialuppa con un’enorme àncora. Commettere un errore amministrativo è come gettare l’àncora in mare aperto.
Il PD deve avere una sua identità completamente svincolata dalle amministrazioni locali che, come si può vedere, possono diventare zavorre in grado di trascinare a fondo tutto e tutti.
Significa incentrare la politica su principi e valori, caratterizzarne l’azione a livello nazionale e internazionale per portare a compimento il fine prefissato, che deve essere la migliore qualità di vita possibile per il maggior numero di persone possibili che credano al progetto e lo sostengono con convinzione.
L’amministrazione locale è una conseguenza di quei principi e valori. È la traduzione operativa della loro affermazione, che deve tener conto delle specificità dei territori, ma va valutata in relazione ai risultati rispetto ai principi generali.
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Giorgio Alessandrini, 20 luglio 2025