La netta affermazione del valore dei diritti e delle libertà individuali è stata fondamentale. Soprattutto perché effettuata in un paese che si pone in modo fastidiosamente ambiguo nei confronti di un’Europa alla quale ha pur scelto di aderire e da cui, sebbene ora mostri di non condividerne i principi e lo spirito, non pare abbia intenzione di allontanarsene per evidente convenienza.
Ma c’è un altro aspetto che la dimostrazione di Budapest mette in evidenza e contribuisce ad affermare. Ed è che di fronte alle masse il potere è inerme.
Un principio che non vale solo per gli Orban di turno, bensì per qualsiasi realtà, America compresa, voglia ancora credere di poter a lungo soggiogare le moltitudini con poche decide di satrapi e riccastri.
La corda è tesa da molto tempo, e si sta sfibrando. Le folle oceaniche prendono consapevolezza di sé e reclamano un nuovo ordine e un nuovo patto sociale.
La sinistra sia pronta. E recuperi in fretta la guida del futuro, altrimenti sarà travolta dal caos. ____________________________________________
Giorgio Alessandrini, 29 giugno 2025