giovedì 18 aprile 2024

Pandemia e crisi economica

Pandemia e crisi economica

La tentazione sarebbe di accomodarsi sul divano col telecomando o un libro in mano. Ma, un po’ per la pessima qualità delle trasmissioni e un po’ per la considerazione che, in fondo, se qualcosa di buono potrà venire da questa clausura forzata, forse sarà da nuove idee per sconfiggere la minaccia e progredire, provo a fare qualche riflessione.

Gli ultimi dodici anni per noi italiani sono stati duri. Abbiamo perduto certezze e fiducia. Viviamo in un perenne stato d’ansia e precarietà. Le disparità economiche si sono accentuate e il modello economico occidentale è in discussione per l’evidente inadeguatezza a rispondere alle necessità delle moltitudini, finendo per garantire solo una ristretta parte delle élite economiche mondiali. La conseguenza è l’indebolimento delle istituzioni politiche e sociali, e il sorgere di movimenti populisti che cavalcano la rabbia e il malcontento per tornaconto personale.

L’attuale blocco delle attività economiche appesantisce ulteriormente gli animi, già affranti dalla segregazione e dalla catena del contagio e dei lutti. Aleggia lo spettro di una nuova immane recessione che rievoca il disastro e la povertà conseguenti alla crisi del 1929.

Ciò nonostante, non dobbiamo perderci d’animo. Nelle situazioni estreme, si possono affrontare nodi irrisolti e prendere decisioni trascinatesi senza costrutto per decenni. Si creano le condizioni per sbrogliare la matassa dei veti incrociati e delle resistenze di parte, impossibili da dipanare in situazioni di normalità, ma superabili in nome di un interesse supremo.

I settori in cui agire sono molti, e tutti accomunati dalla necessità di essere coordinati da una visione e una strategia comune; da un’unità di intenti che, in democrazia, non può che essere supportata dalla consapevolezza e dalla approvazione popolare. C’è quindi bisogno di buone idee, da qualsiasi parte provengano; e poi di coordinazione, sintesi, comunicazione e consenso.

Finalmente in Europa sembra essersi affermata la necessità di un’intensa politica di investimenti per superare la crisi. Anche nei paesi più riluttanti ad abbandonare la vecchia impostazione del rigorismo, inizia a far breccia la consapevolezza che il senso di un’Europa comune e solidale non risieda soltanto nelle politiche di bilancio, bensì nella capacità di coinvolgere i popoli verso un traguardo collettivo ed epocale.

Oggi è la storia che ci chiama, come nel 1989. Sono quindi da giudicarsi positivamente gli inviti a riconsiderare le proprie posizioni, rivolti dai paesi “mediterranei†a quelli “nordiciâ€.

Non dobbiamo però illuderci che l’auspicabile riavvicinamento di questi sia gratuito. Una volta accettato il principio di un forte stimolo europeo alle politiche di investimento, i paesi più fragili come il nostro dovranno presumibilmente predisporre piani di risanamento economico e strutturale, non tanto a garanzia dell’investimento europeo, ma soprattutto a garanzia di sé stessi e delle loro popolazioni, affinché lo sforzo non vada disperso nei mille rivoli della rendita e del sussidio, invece di potenziare l’offerta di lavoro e con essa la domanda di beni e la ripresa produttiva generale. Quella ripresa necessaria per riacquisire il controllo del debito pubblico, e addomesticarlo a favore di una nuova disponibilità di risorse per investimenti e abbassamento della pressione fiscale.

Sia che ci “invitino†o meno, avremo comunque da fare qualche compito a casa. Forse potremo rilanciare e chiedere, a fronte dei nostri sforzi, un’armonizzazione delle politiche fiscali dei paesi dell’Unione, per eliminare paradisi fiscali che oggi ci sottraggono risorse essenziali. Ma, alla fine, il momento per affrontare due argomenti non più rinviabili – debito pubblico ed evasione fiscale – è questo. È il migliore, è irripetibile, e non ce ne saranno altri per decenni.

È impensabile immaginare di destinare e utilizzare fondi ingentissimi con l’unico scopo di creare sussidi e sostegno al tessuto economico esistente. Significherebbe perpetuare la nostra condizione di inferiorità, disperdendo risorse che invece dovrebbero essere orientate al recupero delle nostre posizioni arretrate. Come muoversi, allora? In due direzioni: risanamento e investimenti strutturali.

Per quanto riguarda il risanamento, premessa fondamentale è una riforma fiscale complessiva che sposti il peso sulle imposte indirette rispetto alle dirette, e sulla rendita rispetto al lavoro. Una riforma che, attraverso una maggiore diversificazione delle aliquote e un ampiamento degli oneri detraibili, attivi l’interesse del contribuente a certificare ogni acquisto di beni e servizi pagato elettronicamente per detrarlo dal reddito, al fine di raggiungere un imponibile con aliquota inferiore. Se col gioco degli sconti e detrazioni si recuperasse anche solo il 70% del totale evaso, sarebbero comunque 77 miliardi di euro utili a ridurre il debito pubblico e a un’adeguata politica di investimenti. E si farebbe una gigantesca operazione di redistribuzione dei redditi e di equità fiscale, oltre che di forte sostegno alla domanda interna.

La risoluzione del problema dell’evasione e dell’elusione sono indispensabili per poter affrontare il passo successivo: quello di una significativa riduzione dell’ammontare del debito pubblico, tale da riportarlo a livelli accettabili e confrontabili con quello degli altri paesi europei, liberandoci una volta per tutte da questa eterna palla al piede che non ci rende competitivi sui mercati finanziari internazionali e che sottrae risorse ingenti a lavoro e investimenti per dirottarli verso la rendita e la speculazione. E, soprattutto, che sarebbe giusto che restasse a carico della generazione che l’ha prodotto, invece che sulle generazioni successive.

Gli investimenti, invece, dovranno essere strutturali ed in grado di modificare e favorire il contesto in cui opera la parte produttiva del paese. Quindi le reti: digitali, viarie, ferroviarie. Dobbiamo aprire “cantieri†infrastrutturali per poter andare e arrivare ovunque.

Reti digitali: bisogna moltiplicare le connessioni, la banda larga, le reti ultraveloci, il 5G. Dobbiamo riavvicinare ed inglobare la montagna e le zone sottosviluppate al cuore del sistema produttivo, interrompendo il processo di degrado territoriale e lo spopolamento che depaupera le aree storiche e tradizionali delle nostre valli. Dobbiamo sfruttare l’hi-tech per centralizzare le idee, non le persone.

Reti viarie: i recenti disastri hanno evidenziato l’urgenza del riammodernamento delle nostre principali reti stradali e autostradali. Gli investimenti necessari non sono facilmente sostenibili dai privati, ma il contributo che lo Stato può destinare alle opere in questa occasione può essere fondamentale e recuperabile dai proventi, previo accordo con il concessionario.

Reti ferroviarie: è arrivato il momento, anche alla luce dei problemi ambientali sempre più pressanti, di riconsiderare scelte del passato del tutto sbilanciate a favore del trasporto su gomma, e accelerare il processo di spostamento delle merci su rotaia, creando le infrastrutture necessarie allo smistamento veloce dagli hub principali, porti e zone industriali.

E poi l’ambiente: una spinta propulsiva verso le fonti energetiche alternative e pulite, in grado di riequilibrare la pressoché totale dipendenza dai combustibili tradizionali, attraverso investimenti nella ricerca e progettazione e, parallelamente, politiche di incentivazione individuale all’ammodernamento dei sistemi di approvvigionamento. In questi ‘anni venti’ del nuovo secolo dobbiamo affrontare il problema della qualità della vita nei centri urbani, riprogettando la mobilità e le forme delle periferie, incentivando lo sviluppo verticale e il recupero di suolo, le ristrutturazioni e ricostruzioni che favoriscano l’ambiente, la socialità, gli anziani soli, gli spazi comuni, le aree di svago e di interesse, l’operosità di quartiere, la vita di comunità, anche attraverso la netta separazione dei movimenti su vettura dalle vie ciclabili e pedonali.

Seppure nel dramma di una pandemia che ci riporta ad epoche remote, si presenta l’incredibile occasione di trasformare la tragedia in una nuova ricostruzione. Non possiamo permetterci di sprecare l’opportunità di ricreare per le generazioni future quelle prospettive che oggi gli abbiamo bruciato.

________________________________

Giorgio Alessandrini, 4 aprile 2020


Visualizzazioni: 2599
Inserisci un commento
Commento
Nickname
Voto
Nessuno 1 2 3 4 5
Codice di controllo
Digita il codice di controllo
Digita il codice di controllo
Pagine correlate
  • 124 voli di Stato per madame Casellati Serbelloni-Mazzanti-Viendalmare
    La paura Fa(lcon) 900 !
    124 voli di Stato in undici mesi per andare a casa e fare le vacanze. Siete arrabbiati? Che vi aspettavate? Il genere umano che eleggiamo in qualsiasi organo rappresentativo è esattamente uguale al popolo. Furbetto e arraffone
    Pubblicata il:29/04/2021
    Commenti
    0
  • Arrampicate interiori
    Raggiungere le vette
    Uno scalatore si riconosce dalle mani...Viene da lontano. Da luoghi per lo piu' inaccessibili all'uomo comune.
    Pubblicata il:20/04/2019
    Voto
    5
    Commenti
    1
  • Biot traditore
    Gli agi acquisiti considerati irrinunciabili. Giustificazioni che rivelano inconsistenza e educazione approssimativa, come tante altre se ne vedono tutti i giorni, ma stonate se provenienti da chi “ha servito il Paese”. Nel bisogno le case si vendo
    Pubblicata il:02/04/2021
    Commenti
    1
  • Buon 2020!
    Il crepitìo dei sassi sulla battigia risucchiati dalla risacca dell’onda che si ritrae, mentre osserviamo l’orizzonte del mare: ci sono istanti in cui ci troviamo di fronte a noi stessi, alle nostre virtù e alle ancor più numerose debolezze...
    Pubblicata il:31/12/2019
    Commenti
    0
  • Che noia: ancora fuoriusciti dal PD!
    La prima cosa che il Partito Democratico deve garantire è quella di candidare persone che abbiano la dignità di restare nel partito che li ha fatti eleggere. E se proprio non ce la fanno, di dimettersi a favore del primo dei non eletti.
    Pubblicata il:22/10/2019
    Commenti
    0
  • Chi ce l'ha più lungo
    Questo “misurarsi chi ce l’ha più lungo” contando la gente in piazza è desolante, e mi piacerebbe che il mio partito non ci giocasse
    Pubblicata il:01/10/2018
    Commenti
    0
  • Come perdere elezioni imperdibili
    Come mai, in un paese di 334milioni di abitanti, il partito democratico americano è riuscito a contrapporre un settantasettenne senza particolare carisma al più ridicolo e inadeguato (e ce ne sono stati tanti) presidente della storia degli Stati Un
    Pubblicata il:04/11/2020
    Commenti
    0
  • Considerazioni sulla sconfitta alle comunali e sulla salute del Partito Democratico
    A qualche mese dall'esito sfavorevole delle elezioni comunali, è il momento di qualche nuova riflessione a mente fredda
    Pubblicata il:04/12/2017
    Voto
    5
    Commenti
    1
  • Dal discorso del Lingotto
    Le ragioni istitutive del Partito Democratico
    Lo riscrivo, perché sembra che ci sia bisogno di ripeterlo. Per quanto possa sembrare ingenuo, io attribuisco valore a queste parole, usate alla nascita del PD. Non credo a molte delle persone che nel PD ...
    Pubblicata il:15/02/2017
    Commenti
    0
  • Elezioni Europee 2019
    L’Europa per me è stata anche questo: in vacanza a Berlino, sono crollato per strada. Ambulanza. Operazioni. Emorragia. Crisi cardiaca. Stent. Quindici giorni alla Clinica Charite. Uscito con le mie gambe. Costo: zero euro. A me essere in Europa pi
    Pubblicata il:22/05/2019
    Commenti
    0
  • Elezioni regionali 2020 e taglio dei parlamentari
    Ora ripristiniamo le prerogative del Sovrano
    Il risultato delle regionali lascia più sollevati che contenti. Penso però che non ci sia troppo da cantar vittoria. In Toscana, Puglia e Campania le destre ci hanno fatto un regalo, con candidati non all’altezza o ricicloni indigeribili. Trovare
    Pubblicata il:22/09/2020
    Commenti
    0
  • Evasione Fiscale in Italia
    PD, dove sei?
    L’evasione fiscale italiana rende ormai intollerabili cifre di recupero ridicole. Lo Stato deve creare l’interesse a certificare l’acquisto. Nell’era digitale, il cittadino deve poter detrarre ciò che acquista pagando elettronicamente.
    Pubblicata il:16/04/2019
    Commenti
    0
  • Febbre di "purezza"
    Ingenua illusione
    La febbre di "purezza" e cambiamento, il karma che dovrebbe purificare il popolo italiano...
    Pubblicata il:24/05/2014
    Commenti
    0
  • Forum per l'Italia
    Partito Democratico, Milano 27-28 ottobre 2018
    Oggi è sembrato un partito vero. Come sempre quando non è una passerella di galletti. Grande il Presidente Sanchez.
    Pubblicata il:27/10/2018
    Commenti
    0
  • Globalizzazione e concentrazione delle ricchezze: due facce della stessa medaglia
    Il nuovo rapporto Oxfam sulle disuguaglianze nel mondo
    Otto persone posseggono da sole la stessa quantità di ricchezza della metà più povera dell’intera umanità...
    Pubblicata il:20/01/2017
    Voto
    4
    Commenti
    0
  • Grazie Sig. Primo Ministro
    Edi Rama ricambia il nostro aiuto
    Il premier albanese Edi Rama manda 30 medici e infermieri in Italia per dare una mano, sentendo il desiderio di ricambiare i nostri aiuti negli anni 90, quando loro espatriavano per sopravvivere alla fame.
    Pubblicata il:29/03/2020
    Commenti
    0
  • I Morti di Bergamo
    Cosa ci direbbero
    "Cosa ci direbbero i morti di Bergamo" Forse, Renzi, avrebbero potuto dirti questo: "Più velocemente si scivola, meno appigli si trovano per fermare la caduta." 1 maggio 2020
    Pubblicata il:01/05/2020
    Commenti
    0
  • Il clamoroso errore di Michel
    Sono doverose le sue dimissioni
    Il clamoroso errore del Presidente del Consiglio Europeo, il belga Charles Michel, davanti ad Erdogan
    Pubblicata il:07/04/2021
    Commenti
    0
  • Il delirio di Salvini: dice di essere l'erede di Berlinguer
    Il problema non è chi lo afferma, ma tutti quelli che ci credono. È il loro numero a darci la misura di quanto abbiamo abbassato la guardia, culturalmente e politicamente. Al bar del paese gli darebbero l'ultimo quartino di bianco, così si addormen
    Pubblicata il:10/07/2020
    Commenti
    0
  • Il Partito Democratico e le sfide del nuovo governo
    La nuova coalizione di governo tra M5S e PD nata dopo il clamoroso errore tattico di Salvini potrebbe non avere vita facile, ma potrebbe anche rivelarsi un’opportunità. Molto dipenderà dall’intelligenza e dalla capacità di visione dei loro leaders.
    Pubblicata il:15/09/2019
    Commenti
    0
  • Il silenzio vero
    Non sai cos’è il silenzio finché non vai sulle cime.
    Pubblicata il:15/08/2020
    Voto
    5
    Commenti
    0
  • Incontro con Marco Damilano
    Grazie Paola, per quel dialogo fitto ed intenso, per la capacità di ascolto e le tue risposte. La politica è sana quando è confronto, non il cantilenante soliloquio di posizioni precostituite ed immutabili che si vede in tv. Una conversazione è pol
    Pubblicata il:24/04/2019
    Commenti
    0
  • Intervento su crisi PD dopo le elezioni politiche 2013
    Nei momenti di difficoltà diventa più importante il contributo di ognuno di noi.
    Vale la pena ricordarlo: il popolo italiano non teme affatto le difficoltà di un’impresa ardua, ma resta immobile per diffidenza verso chi non sa dare l’esempio.
    Pubblicata il:07/05/2013
    Commenti
    0
  • La beffa per i lavoratori dipendenti e pensionati
    La riforma fiscale del governo Draghi e invece l’equità.
    Il MEF pubblica dati sulle entrate tributarie e sulle dichiarazioni annuali per le diverse categorie di imposta. Con fogli excel e un po’ di pazienza ne ho analizzato gli andamenti degli ultimi 20 anni.
    Pubblicata il:23/12/2021
    Voto
    5
    Commenti
    1
  • La politica dello spauracchio
    Elogio di bandiera rossa
    Mi fa sorridere prendere le difese del canto di “bandiera rossa”. Andavo a lezione all’università di Roma, La Sapienza, quando i rossi portavano l’eskimo e io giravo con il Giornale di Montanelli in mano, tanto per far capire la distanza.
    Pubblicata il:18/09/2019
    Commenti
    0
  • La riforma fiscale è sulla bocca di tutti. Ma quale?
    E il PD cosa sceglie?
    Quando i redditi sono bassi, il loro aumento produce un aumento dei consumi maggiore di quello che si avrebbe aumentando dello stesso importo redditi già alti
    Pubblicata il:13/07/2020
    Voto
    5
    Commenti
    0
  • La sconfitta del Partito Democratico: un commento sulle elezioni del 4 marzo.
    “Il risentimento popolare verso l’inconcludenza della classe politica, unita agli insopportabili privilegi e alla mancanza di legittimazione popolare dovuta ad una sciagurata legge elettorale che fa scegliere gli eletti al capo, acuiscono il deside
    Pubblicata il:12/03/2018
    Voto
    4
    Commenti
    0
  • La spregevole usanza di cambiare casacca senza dimettersi
    L'autorevolezza si conquista solo con l'esempio, non con le parole.
    Gli eletti che lasciano un partito senza dimettersi da parlamentari temo che non abbiano più nulla di importante da dirmi.
    Pubblicata il:04/11/2015
    Commenti
    0
  • La stupidità impera sui social
    La stupidità impera sui social, e fa la fortuna di chi ci specula politicamente.
    Pubblicata il:16/04/2019
    Commenti
    0
  • Le dimissioni di Zingaretti
    Stanno esplodendo tutte le contraddizioni irrisolte di questo partito. Dalla mancanza di una chiara linea politica alla autoreferenzialità di una classe dirigente che sembra vivere sulla luna. Probabilmente ci faremo molto male..
    Pubblicata il:04/03/2021
    Commenti
    0
  • Le mozioni di sfiducia a Bonafede
    Un rito senza significato che compatta la maggioranza
    Che vi aspettavate? Grillo vi ha martellato la testa per anni, inculcando nei semplici l’idea che chiunque sarebbe stato meglio dei politici e dei competenti; anche la Sciura Cesira.
    Pubblicata il:20/05/2020
    Voto
    5
    Commenti
    0
  • Le parole che non ti ho detto
    Nella città ferma per l’epidemia, il rumore di fondo era scomparso. Le orecchie si riabituavano al silenzio, e dai balconi soleggiati si iniziavano a percepire suoni insoliti e distanti. Il pianto di un bambino nel caseggiato di fronte. I latrati d
    Pubblicata il:15/03/2020
    Voto
    5
    Commenti
    0
  • Lettera aperta al segretario Zingaretti
    Lettera aperta al Segretario del Partito Democratico Buongiorno Segretario, mi chiamo Giorgio Alessandrini e sono un iscritto di Piacenza, città in via di ripartenza dopo essere stata duramente provata dall’esplosione del contagio. Le scrivo perch...
    Pubblicata il:08/06/2020
    Voto
    5
    Commenti
    0
  • Libri di vetta
    Si erano messi in cammino a metà pomeriggio. L’idea era di arrivare al rifugio in tempo per la cena, andare a dormire presto e verso le sei del mattino iniziare l’avvicinamento alla parete. Il meteo dava bel tempo e non si vedevano rischi ...
    Pubblicata il:01/03/2020
    Voto
    5
    Commenti
    0
  • Ma quale potrà mai essere la matrice?
    Anche se il fatto che alle manifestazioni no-vax spuntino sempre fuori i fascisti ha pur sempre un significato, distinguerei. I primi mi sembra che abbiano un problema di percezione della realtà. I secondi di legalità.Le loro formazioni vanno sciol
    Pubblicata il:10/10/2021
    Commenti
    0
  • Manifesto per un'umanità più felice
    RIFLESSIONI E PROPOSITI IN VISTA DEL CONGRESSO NAZIONALE DEL PARTITO DEMOCRATICO
    C’è un incendio che divampa in Europa. Alimentato da un forte vento di rabbia e rancore. L’unica acqua che potrà spegnerlo sarà prendersi cura delle persone. Prendersi cura è l’unica forma per ricreare una comunità di luoghi e di prossimità...
    Pubblicata il:04/12/2018
    Voto
    5
    Commenti
    0
  • Mattia Santori con le Sardine a Piacenza
    Questi ragazzi manifestano contro un modo di fare, e soprattutto di intendere, la politica. Un modo tanto urlato e sguaiato quanto inconcludente e dannoso. C’è qualcosa di male in questo? Non mi sembra. Anzi, il fatto che le piazze si riempiano ci
    Pubblicata il:28/11/2019
    Commenti
    0
  • Maurizio Martina a Piacenza
    #MaurizioMartina a Piacenza, con gli ospiti dei sindacati a ragionare sul futuro, sul lavoro, sulle difficoltà delle società moderne nella globalizzazione e nel mondo interconnesso.
    Pubblicata il:11/02/2019
    Commenti
    0
  • Mentana vuole censurare?
    Guardavo il TGla7 illudendomi di trovare un notiziario un po' asettico e imparziale, in un panorama informativo fortemente condizionato dalla politica degli attori pubblici e privati. Ma, caro Mentana, se vuoi scegliere che notizie darmi e come...
    Pubblicata il:19/04/2020
    Commenti
    0
  • Non ci sono alternative al Partito Democratico
    Il progetto di unificare tutte le forze democratiche e progressiste è sempre valido.
    In questi ultimi due mesi, se ancora ne avevamo dubbi, abbiamo definitivamente compreso che questo progetto è troppo ambizioso e coraggioso per leader sfibrati da decenni di politiche inconcludenti...
    Pubblicata il:21/04/2013
    Commenti
    0
  • Non vado, o vado e faccio casino?
    Mi si nota di più se vado..
    Paradossalmente, l’amica Katia ha fatto bene a fare quell’intervento in assemblea. Non tanto per il contenuto, già noto a tutti e soprattutto al nostro elettorato. Ma perché evidenzia in modo plateale un problema di funzionamento del partito:...
    Pubblicata il:20/11/2018
    Commenti
    0
  • Partito Democratico: un pensiero nuovo per questo Paese
    Un popolo che perde la speranza si nutre di rabbia, credendola ragione.
    Il ceto medio, che si è espanso nella seconda metà del secolo dando linfa alla democrazia del confronto, nel mondo globalizzato si va impoverendo. Le sue opportunità, le sue speranze e le sue conquiste sociali si vanno sempre più assottigliando..
    Pubblicata il:08/10/2016
    Voto
    5
    Commenti
    0
  • Proibire le chiamate da call center
    Le chiamate dai call center ai numeri di casa per proporre nuovi contratti di energia, gas, telefonia e carta igienica dovrebbero essere proibite dalla legge. Se fatte sui cellulari, andrebbero aggiunte anche le frustate in piazza.
    Pubblicata il:16/12/2020
    Commenti
    0
  • Recovery Fund e strategie di ripresa
    L’orizzonte, però, bisogna sceglierlo. E il dibattito politico dovrebbe vertere su questo. I confronti pubblici dovrebbero essere orientati ad una condivisione della meta..
    Pubblicata il:01/06/2020
    Commenti
    0
  • Referendum sulla riduzione dei parlamentari
    Sono favorevole, ecco perché:
    Sebbene il PD sembri incline ad orientare il voto al referendum sulla riduzione del numero dei parlamentari verso il no, io sono dello stesso parere del Presidente Bonaccini, che si è dichiarato favorevole. E ne spiego i motivi. La motivazione addo
    Pubblicata il:07/08/2020
    Commenti
    0
  • Renzi come John?
    Il problema di tornare ad essere uno qualsiasi.
    Io Renzi un po’ lo capisco. A quarant’anni era arrivato alla presidenza del consiglio, come John Kennedy arrivò alla Casa Bianca. John era il suo modello e ora non si capacita, poverino. Gli tocca ascoltare Conte, e quell’imbecille di Di Maio, e po
    Pubblicata il:03/11/2019
    Voto
    5
    Commenti
    1
  • Riflessioni sui congressi del Partito Democratico
    Agli Italiani non servono facili promesse, serve un difficile futuro da inseguire
    Resistere oggi significa conservare, mostrarsi incapaci di idee nuove. Idee che profumino di verità. Che sappiano emozionare. Che sappiano volare come aquile verso le cime più ardite, e non volteggiare come mosche sopra la melma e i rifiuti.
    Pubblicata il:07/08/2013
    Commenti
    0
  • Riflessioni..
    Quando i sintomi di una catastrofe ci sono tutti, il primo è sempre quello di non aver voluto guardarli.
    Pubblicata il:20/01/2017
    Voto
    5
    Commenti
    0
  • Sardine a Piacenza
    Il discorso di questo ragazzo, Mattia, è stato breve e semplice, e va bene così. L’importante è che la gente stufa di questa politica urlata e facilona si accorga di non essere sola.
    Pubblicata il:28/11/2019
    Commenti
    0
  • Scompare Ezio Bosso
    Cordoglio sincero e surf sulle emozioni
    I politici che sui social sventolano il santino del maestro, deceduto da poco, mi fanno un po’ tristezza.
    Pubblicata il:15/05/2020
    Commenti
    0
  • Se vuol fare politica, si candidi alle elezioni
    L’idea che, essendo stati eletti, qualsiasi stronzata si proferisca abbia valore di dogma, possono averla o accettarla solo i babbei.
    Pubblicata il:08/07/2019
    Voto
    5
    Commenti
    6
  • Suggerimenti per Enrico Letta
    Buongiorno Segretario, I circoli del PD raccolgono con entusiasmo e passione la sfida di una importante opera di rinnovamento del Partito Democratico, finalmente riconosciuta apertamente nella sua relazione
    Pubblicata il:20/03/2021
    Commenti
    0
  • Un nuovo percorso di riflessione per il Partito Democratico.
    Se possiamo trarre un insegnamento da questa sconfitta, a me sembra questo: non risulta efficace un’asettica politica delle cose concrete da fare, se esse non volgono tutte verso una strada definita e tracciata da percorrere con un popolo.
    Pubblicata il:20/04/2018
    Voto
    5
    Commenti
    0
  • Una voce che ci scopre e denuda
    Quale sete plachiamo quando incontriamo una voce che penetra la nostra anima e si addentra velocemente nei suoi più nascosti meandri come se ne avesse le chiavi
    Pubblicata il:10/12/2020
    Voto
    5
    Commenti
    0
  • Virus letale
    Ci ha colto impreparati
    Una prima cosa credo si possa dirla: eravamo del tutto impreparati. Non solo noi italiani. Tutti. A noi è toccata solo la sventura di essere i primi investiti dall’onda; e quindi gli altri, se ci osservano, hanno la possibilità di correggere il ti...
    Pubblicata il:20/03/2020
    Voto
    4
    Commenti
    0

Giorgio Alessandrini

Analista dati delle politiche per il lavoro per la Regione Emilia-Romagna. Ex funzionario amministrativo di INA-Assitalia, poi Generali. Appassionato delle vette e del mare; di emozioni; della vita. E di politica come strumento di risoluzione dei problemi reali.

© Giorgio Alessandrini 2017
powered by Infonet Srl Piacenza
Privacy Policy
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie.
Maggiori informazioniOK
- A +